Poster: CONTROLLO DELLE VIE AEREE Rev. 1.2
ESAIC Academy. Sorbello M. 04/13/20; 293213
Topic: Respiration and Airway Management
Massimiliano Sorbello
Contributions
Contributions
Abstract
Summary
Una delle criticità del paziente 2019 nCoV nella fase intermedia - tra esordio malattia e potenziale evoluzione critica, anche in relazione alle copatologie - risiede nella scelta dell’ossigenoterapia e dell’invasività di supporto respiratorio (Level of Care). I supporti non invasivi (CPAP, BiPAP, NIV e HFNO) possono correggere l’ipossiemia aiutando a gestire l’insufficienza respiratoria (pur in assenza di dati univoci in letteratura) e a ritardare o evitare l’intubazione endotracheale (e le sue potenziali complicanze ed effetti sull’outcome), TUTTAVIA esiste evidenza, dai dati dell’epidemia SARS, che queste metodiche possano incrementare il rischio di diffusione aerogena del virus. Considerazione da valutare: se il paziente presenta fattori prognostici che portano alla necessità di supporto ventilatorio invasivo, è preferibile ricorrere all’intubazione in elezione, piuttosto che a quella “in emergenza” (su condizioni in scadimento), per minimizzare le complicanze dell’intubazione stessa, oltre che per ridurre i rischi di errore - contaminazione del personale sanitario. È opportuno adottare EWS (criteri di alert), strategie condivise, training in team multidisciplinari, simulazione di scenari possibili, tenendo conto anche dei livelli di cura disponibili e della fattibilità di assistenza intensiva in ambienti dedicati. Elementi decisionali per gestire il controllo avanzato di ossigenazione e supporto ventilatorio: competenze e organizzazione - risorse umane e ambientali disponibili.
Una delle criticità del paziente 2019 nCoV nella fase intermedia - tra esordio malattia e potenziale evoluzione critica, anche in relazione alle copatologie - risiede nella scelta dell’ossigenoterapia e dell’invasività di supporto respiratorio (Level of Care). I supporti non invasivi (CPAP, BiPAP, NIV e HFNO) possono correggere l’ipossiemia aiutando a gestire l’insufficienza respiratoria (pur in assenza di dati univoci in letteratura) e a ritardare o evitare l’intubazione endotracheale (e le sue potenziali complicanze ed effetti sull’outcome), TUTTAVIA esiste evidenza, dai dati dell’epidemia SARS, che queste metodiche possano incrementare il rischio di diffusione aerogena del virus. Considerazione da valutare: se il paziente presenta fattori prognostici che portano alla necessità di supporto ventilatorio invasivo, è preferibile ricorrere all’intubazione in elezione, piuttosto che a quella “in emergenza” (su condizioni in scadimento), per minimizzare le complicanze dell’intubazione stessa, oltre che per ridurre i rischi di errore - contaminazione del personale sanitario. È opportuno adottare EWS (criteri di alert), strategie condivise, training in team multidisciplinari, simulazione di scenari possibili, tenendo conto anche dei livelli di cura disponibili e della fattibilità di assistenza intensiva in ambienti dedicati. Elementi decisionali per gestire il controllo avanzato di ossigenazione e supporto ventilatorio: competenze e organizzazione - risorse umane e ambientali disponibili.
Summary
Una delle criticità del paziente 2019 nCoV nella fase intermedia - tra esordio malattia e potenziale evoluzione critica, anche in relazione alle copatologie - risiede nella scelta dell’ossigenoterapia e dell’invasività di supporto respiratorio (Level of Care). I supporti non invasivi (CPAP, BiPAP, NIV e HFNO) possono correggere l’ipossiemia aiutando a gestire l’insufficienza respiratoria (pur in assenza di dati univoci in letteratura) e a ritardare o evitare l’intubazione endotracheale (e le sue potenziali complicanze ed effetti sull’outcome), TUTTAVIA esiste evidenza, dai dati dell’epidemia SARS, che queste metodiche possano incrementare il rischio di diffusione aerogena del virus. Considerazione da valutare: se il paziente presenta fattori prognostici che portano alla necessità di supporto ventilatorio invasivo, è preferibile ricorrere all’intubazione in elezione, piuttosto che a quella “in emergenza” (su condizioni in scadimento), per minimizzare le complicanze dell’intubazione stessa, oltre che per ridurre i rischi di errore - contaminazione del personale sanitario. È opportuno adottare EWS (criteri di alert), strategie condivise, training in team multidisciplinari, simulazione di scenari possibili, tenendo conto anche dei livelli di cura disponibili e della fattibilità di assistenza intensiva in ambienti dedicati. Elementi decisionali per gestire il controllo avanzato di ossigenazione e supporto ventilatorio: competenze e organizzazione - risorse umane e ambientali disponibili.
Una delle criticità del paziente 2019 nCoV nella fase intermedia - tra esordio malattia e potenziale evoluzione critica, anche in relazione alle copatologie - risiede nella scelta dell’ossigenoterapia e dell’invasività di supporto respiratorio (Level of Care). I supporti non invasivi (CPAP, BiPAP, NIV e HFNO) possono correggere l’ipossiemia aiutando a gestire l’insufficienza respiratoria (pur in assenza di dati univoci in letteratura) e a ritardare o evitare l’intubazione endotracheale (e le sue potenziali complicanze ed effetti sull’outcome), TUTTAVIA esiste evidenza, dai dati dell’epidemia SARS, che queste metodiche possano incrementare il rischio di diffusione aerogena del virus. Considerazione da valutare: se il paziente presenta fattori prognostici che portano alla necessità di supporto ventilatorio invasivo, è preferibile ricorrere all’intubazione in elezione, piuttosto che a quella “in emergenza” (su condizioni in scadimento), per minimizzare le complicanze dell’intubazione stessa, oltre che per ridurre i rischi di errore - contaminazione del personale sanitario. È opportuno adottare EWS (criteri di alert), strategie condivise, training in team multidisciplinari, simulazione di scenari possibili, tenendo conto anche dei livelli di cura disponibili e della fattibilità di assistenza intensiva in ambienti dedicati. Elementi decisionali per gestire il controllo avanzato di ossigenazione e supporto ventilatorio: competenze e organizzazione - risorse umane e ambientali disponibili.
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